GIUSEPPE GIGLIO, EX BOMBER DI FOGGIA E TARANTO

Abbiamo avuto l’onore di realizzare questa intervista a Giuseppe Giglio.

Ciao Giuseppe, grazie per questa intervista, è davvero un piacere per noi!

“Grazie a voi per avermi interpellato, per me è sempre un onore poter parlare del Foggia.”

 

  • Che partita ti aspetti domenica? Ti dispiace vedere questo derby nel palcoscenico della serie D?

“Innanzitutto è certamente un dispiacere vedere due squadre e due città del genere disputare il campionato di serie D, sarà sicuramente una partita particolare, sia per la rivalità tra le due tifoserie, sia per il tasso tecnico che ci sarà in campo.”

  • Hai indossato entrambe le maglie da calciatore. Per quale squadra farai il tifo domenica pomeriggio?

“Si, ho indossato entrambe le maglie, due maglie pesanti e da rispettare. Ho una grande considerazione per il Taranto. Sono stato lì per soli 6 mesi, ho vissuto una bella stagione e ho creato un bel rapporto con la tifoseria, ma non posso dimenticare le due stagioni con la maglia rossonera; credo che siano stati i due anni più belli ed importanti della mia carriera sotto il profilo professionale, ho vissuto il calcio vero e mi sono sentito un re: penso che non dimenticherò mai la passione, la stima e l’affetto che ho ricevuto dalla gente e dai tifosi di Foggia. Foggia mi è rimasta nel cuore!”

  • Tra i tuoi gol in rossonero, qual è il più bello che ricordi?

“Penso che il più bello sia stato proprio quello nel derby contro il Taranto, bello sia per l’esecuzione del gol, sia perché è stato decisivo per la vittoria finale.”

  • A proposito di quel gol… cosa ricordi della doppietta segnata allo Iacovone sette anni fa?

“In quel momento ho gioito per entrambe le reti, perché avevano permesso alla squadra di vincere: ho vissuto, come ho sempre fatto, la bellezza del gol, ma, una volta tornato a Foggia, mi sono reso conto che forse avevo fatto qualcosa di più, ho capito il valore che ha la vittoria di un derby a Foggia, di cosa significhi per un tifoso rossonero vincere a Taranto e che ero riuscito a dare un forte entusiasmo ad un’intera città.

Lì ho compreso cosa significava indossare la casacca rossonera.

L’unico rammarico è non aver potuto condividere quella gioia, in quel preciso momento, con i tifosi, visto che la trasferta era vietata.”

  • Cosa pensi dei tifosi foggiani?

“Come ho detto prima, chapeau per i sostenitori rossoneri! Credo che siano stupendi ed incredibili, ancora oggi sogno di poter esultare sotto le curve dello Zaccheria, ma la cosa più emozionante è che tutt’ora mi capita di incontrare qualche tifoso ed essere riconosciuto, questo dice tutto della tifoseria di Foggia.”

  • Oggi di cosa ti occupi?

“A maggio ho appeso gli scarpini al chiodo. Da qualche anno ho una scuola calcio a Giulianova insieme ad altri amici (piccoligiallorossi ndr). Sto facendo da vice allenatore a Federico Del Grosso al Giulianova (in serie D ndr) e da tre settimane ho iniziato il corso da Direttore Sportivo a Firenze, che è ciò che mi piacerebbe di più fare dopo aver lasciato il calcio.”

Grazie per averci onorato del tuo tempo per questo faccia a faccia!

“Vi saluto e vi ringrazio per l’intervista, un grosso abbraccio a tutta la città e alla tifoseria, mi auguro di rivedere il Foggia in giro per i campi che contano, un saluto, bomber Giglio!”

 

Foggia True Love ringrazia per l’intervista a Giuseppe Giglio.

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Articolo a cura di Giuseppe Zingrillo