MARIO ANTONIO SALGADO, EX BOMBER ROSSONERO INTERVISTA SPECIALE
Mario Antonio Salgado con Foggia True Love.
Ciao Mario Antonio Salgado e grazie mille di questa opportunità che ci stai regalando.
- Innanzitutto ti chiedo se stai seguendo il Foggia nel suo nuovo percorso in Serie D, come reputi l’inizio dei rossoneri in questo campionato?Dove può arrivare questa squadra?
“Ogni volta che posso seguo la squadra. Ho visto la partita di Coppa Italia contro il Nardò vinta ai rigori, nella quale ho pensato subito che sarebbe passato il Foggia, perché Fumagalli è un ottimo portiere, e sapevo che avrebbe fatto la differenza, lo so bene perché ci ho giocato contro quando era alla Paganese. Per vari impegni ho visto le partite a sprazzi, ma mi aggiorno quotidianamente con le notizie, lo faccio sempre a prescindere dalla categoria. Detto questo credo che sia stato un grande inizio considerando che la squadra ha iniziato a lavorare in ritardo. Forse è un po’ presto per capire ancora il vero potenziale di questo organico, anche perché sono appena arrivati gli ultimi acquisti; dopo la decima giornata la squadra mostrerà sempre più identità e un’idea più precisa di gioco”.
- Di cosa ti occupi oggi?
“Oggi alleno una squadra di serie C, dove inizialmente avrei dovuto fare sia da allenatore sia da giocatore, ma con il passare del tempo mi sono dedicato maggiormente ad esprimere quello che ho studiato nel corso da allenatore, che ho già superato. Il proprietario della squadra in cui mi trovo adesso vorrebbe che io continuassi a mettermi gli scarpini e a scendere in campo, ma più passa il tempo e meno sono intenzionato a farlo, al massimo ne parleremo quando inizieremo il ritiro precampionato nel 2020.”
- Ti piacerebbe tornare a far parte della “famiglia” del Foggia?
“Certo che mi piacerebbe, anzi, è un mio desiderio. Sono giovane e ho ancora molto da imparare, ma mi vedrei bene, un giorno, a lavorare in una squadra italiana, sarebbe bello ritornare a Foggia per crescere a livello professionale e umano.”
- Qual è il ricordo più bello del tuo rapporto con i tifosi rossoneri?
“Il ricordo più bello è quello di essere stato trattato come uno di loro, mi hanno fatto sempre sentire a casa. Il famoso detto “Fuggi da Foggia” per me non ha senso.”
- Ti senti di fare un augurio per il centenario del Foggia?
Auguro sempre il meglio a Foggia, perché è una città che vive di pane e pallone, non muore mai e lo ha dimostrato negli anni. Sono sicuro che ritorneranno i tempi delle categorie migliori, perché tutto il resto c’è già, per me è una delle migliori piazze in cui un calciatore possa giocare.”
Grazie infinite a Mario Antonio per la sua grande disponibilità per questa intervista, continuate a seguirci.
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Intervista speciale Mario Antonio Salgado a cura di Giuseppe Zingrillo