PINO CAMPAGNA: “IL PUBBLICO DI FOGGIA È GRANDISSIMO”

Ciao Pino Campagna, innanzitutto grazie per questa intervista, ci fa molto piacere poterla fare.

  • Non possiamo non iniziare dal legame che hai con il Foggia, un legame che, nell’ultimo periodo si è incrinato, puoi spiegarci meglio cos’è accaduto?

“Ciao a voi amici foggiani di Bologna e del Nord Italia, anche io, essendo a Milano, posso immaginare cosa significa seguire la propria squadra del cuore a distanza di tanti chilometri, a tutti voi un grandissimo ‘zafò!”

“Per spiegare quello che è accaduto vorrei stendere non un velo pietoso, ma un piumone, perché è più pesante; di questo argomento ne hanno parlato tutti i social e mi ha molto dispiaciuto. E’ da trent’anni che sono sulla breccia e ho portato in alto il nome di Foggia, della Capitanata e della Puglia intera in giro per l’ Italia: sono stato il primo a Zelig a parlare foggiano, quindi è inutile che altre persone sbandierano cose non vere.

Vorrei un po’ di rispetto, un rispetto che non ho ricevuto nell’ultima gara di campionato della promozione in Serie B, dove, alla fine, hanno fatto scendere in campo delle persone che c’entravano poco o niente con il Foggia e i Sannella non si sono neanche permessi di farmi fare un giro di campo per salutare i tifosi, sono dovuto andare via dallo stadio disgustato: l’irriconoscenza èje a còse cchiù brùtta d’u munnè. ”

  • Ti senti di mandare un messaggio al presidente Roberto Felleca e alla società?

“Per quanto riguarda il presidente Roberto Felleca penso che sia un grande, un sardo, un cagliaritano DOC, una persona meravigliosa che ha preso il Foggia e sta cercando in tutti i modi di farlo riemergere a dei livelli più consoni, tipo Serie B o Serie A; mi piace molto anche l’allenatore (Ninni Corda ndr), perché lo vedo sempre che si sbraca e con la camicia da fuori, a dimostrazione che è uno che lavora tanto: è molto bravo, perché ha creato un bel gruppo, a loro va un grande grazie!”

  • Innumerevoli sono state le tue canzoni verso la città di Foggia e il Calcio Foggia, ora, vista la situazione dei rossoneri, quale tua canzone rispecchia il percorso attuale?

”Tutti gli inni che ho fatto si rispecchiano nel Foggia Calcio, nella tifoseria e specialmente negli ultras. L’ultimo pezzo che ho fatto, “Magico Foggia”, mi sono limitato soltanto a suonarlo, perché i pezzi li ho presi dai cori degli ultras, è stato un omaggio per loro, che, oltre a riempire lo stadio per le partite casalinghe, percorrono centinaia di chilometri, come ho potuto constatare io stesso nelle trasferte che ho fatto. A loro va il mio plauso: il Foggia è una fede e non si può tradire.”

  • Cosa pensi della squadra e del campionato?

“La squadra non è né il Real Madrid né il Barcellona, però ci sono dei buoni elementi che possono migliorare; la squadra deve ancora crescere tanto: siamo primi in classifica, però il campionato è molto duro e ci sono squadre un po’ più preparate di noi. Ci vorrebbe ancora qualche rinforzo, magari un bomber, qualcuno che sappia fare gol ed un regista offensivo che possa fare il Messi o il Del Piero della situazione. La squadra complessivamente è buona e lotta; spero che si riesca ad amalgamare anche come gruppo per poter vincere il campionato.”

  • Dove può arrivare il Foggia quest’anno?

“C’è un mio motto che dice: ad ogni fine c’è sempre un nuovo inizio; il Foggia è ripiombato in serie D, ma io credo che nello spazio di breve tempo risorgeremo come l’araba fenice dalle ceneri, perché il pubblico è grandissimo, i giocatori si impegnano, la società c’è ed è davvero un bel connubio, vulimm’c bun, soltanto col ”vulimm’c bun” negli spogliatoi, nel campo, sugli spalti e facendo gruppo con la società si può aspirare a un grande campionato e alla promozione in serie C, perché nuje quist’ ànn’ amma ije in Serie C.”

Ringraziamo ancora Pino Campagna per il suo grande amore verso il Foggia e per la sua enorme simpatia!

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Articolo a cura di Giuseppe Zingrillo